Venerdì 25 febbraio, in diretta streaming dalla pagina Facebook dell’Associazione Gramsci, Paolo Piquereddu antropologo museale già direttore dell’ISRE, con Matteo Mereu, Enzo Cugusi e Francesco Pongiluppi, dialogano intorno ai carnevali sardi al loro significato. “
”Quando si pensa al carnevale lo si associa a maschere, colori, feste e allegria. Ma in Barbagia il carnevale è un’altra cosa: pochi colori, scene che rievocano riti ancestrali e maschere antropomorfe che inquietano.
Il carnevale barbaricino, affascina per la sua storia e per le sue maschere, rievoca antichi rituali propiziatori legati al ciclo delle stagioni e al mondo degli inferi ”” dice Piquereddu.
Sabato 26 febbraio inizia la festa a base di dolci tradizionali, zippulas e cattas, cannoanau e animazione per adulti e bambini.