Presentazione del libro “Il Matto, la Prostituta e lo Scrittore” di Firat Ceweri

Lunedì 1 luglio all’Associazione A. Gramsci abbiamo ospitato lo scrittore Firat Ceweri che ha presentato il suo libro “Il Matto, la Prostituta e lo Scrittore”. L’autore ci ha raccontato della sua scelta di usare la propria lingua madre, il curdo, e dell’atto di ribellione che questa scelta comporta. La sua rischiosa lotta per la tutela delle lingue minoritarie lo porta a tradurre più di quaranta testi in lingua curda. Il suo attivismo linguistico serve a ricordarci che la lotta contro l’assimilazione culturale è anche la nostra.

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Il libro si concentra su tre personaggi: Temo, dopo 15 anni, è finalmente uscito dal carcere e gira la città seguendo una voce interiore che viene dalla sua testa; Diana si prostituisce in una gelateria aspettando che un cliente le salvi la vita; lo Scrittore è appena tornato in città per presentare il suo libro scritto in curdo. Queste tre figure si muovono nella capitale curda, anche se mai nominata, incontrandosi e scontrandosi, creando delle riflessioni su cosa significhi per loro quella città, cosa voglia dire essere curdi e qual è il prezzo che hanno pagato per esserlo. 

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Firat Ceweri è uno dei più importanti scrittori curdi contemporanei. Nasce nel 1959 in provincia di Mardin, nel sudest della Turchia. Negli anni ‘80 si trasferisce in Svezia, dove abita ancora attualmente. Qui nasce la sua idea di iniziare a scrivere in curdo, lingua proibita in Turchia. Ceweri è inoltre uno dei vincitori del Premio Internazionale Ostana 2024 per le Scritture in Lingua Madre.

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Ringraziamo il giornalista Murat Cinar per aver organizzato questo momento di confronto e averci regalato uno stimolante dialogo con l’autore.

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