NOI SARDI DE SU DISTERRU AI TEMPI DEL COVID
Invito del circolo “A.Gramsci” di Torino a raccogliere le testimonianze “Io c’ero”
Stiamo indubbiamente vivendo momenti difficili e drammatici che hanno stravolto le abitudini personali di tutti e inciso profondamente sulla vita dei sodalizi sardi nel mondo. Nessuno escluso. Un nemico invisibile ha azzerato lo stile di vita, modificato i ritmi sociali, fatto crollare certezze che si credevano consolidate. Il sistema economico è paralizzato. Le libertà individuali sono limitate. D’un tratto si sono perse la libertà di movimento, l’opportunità di abbracciare i propri cari, la possibilità di assistere ad un matrimonio, di partecipare a un funerale, di andare al cinema o al circolo per incontrare i corregionali. Una stretta di mano, un caffè, un aperitivo, una passeggiata al centro, una partita di calcetto, una giocata a scopone sono diventati azioni illegali.
Si è imposta una realtà cruda e impietosa difficilmente immaginabile e, si spera, irripetibile. Un cataclisma epocale da archiviare, si spera in tempi brevi, ma da non dimenticare. Un periodo tremendo e unico da tramandare ai nostri nipoti.
L’Associazione del Sardi in Torino “A. Gramsci” che pur non è stata ferma in questi giorni, anzi si è distinta per le tante attività di solidarietà a favore delle fasce più deboli, è partita da queste premesse per lanciare l’idea di costruire e raccogliere le testimonianze di questi giorni. È così nato il progetto da condividere con tutti i Circoli dei Sardi nel mondo intitolato: “Io c’ero. Noi, sardi de su disterru ai tempi del Covid”.
Una chiamata a tutte le associazioni disseminate nel mondo per costruire insieme la memoria da lasciare ai nipoti.
Perché per i sardi emigranti il divieto di movimento è diventato una limitazione ancora più lacerante considerato che hanno lasciato nell’Isola i propri affetti e le persone più care.
Il progetto si propone di raccogliere i loro pensieri in un unico lavoro in modo da condividerli con gli altri corregionali che stanno vivendo questi momenti terribili lontani dalla propria Terra.
Tutti i circoli sardi nel mondo sono pertanto invitati ad inviare alla Segreteria dell’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci” attraverso mail (info@associazionegramsci.it), per lettera (Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci”, Via Musinè, 5 – 10143 Torino), uno scritto, un disegno, una nota, una poesia, un breve racconto, una foto, un video, un filmato, una vignetta, e ogni altra testimonianza che restituisca i sentimenti di questi giorni. I fatti che oggi sono cronaca domani, magari, saranno la nostra storia. Il materiale più significativo sarà pubblicato, con il nome dell’autore e del circolo, sul sito dell’Associazione (www.associazione gramsci.org”) con l’intesa che un giorno da questo materiale possa nascere il libro “Io c’ero” o una mostra sul tema.
La segreteria organizzativa intanto si è rivolta a tutti i presidenti di circolo invitandoli a rompere ogni indugio e a inviare subito pensieri, senza limiti di lunghezza, video, senza limiti di durata e ogni altro documento significativo senza porsi limiti di formato e di genere.
Torino 17 novembre 2020 Enzo Cugusi