In occasione del Salone OFF, dal 16 al 18 maggio, l’Associazione sarda “A. Gramsci” ha promosso la rassegna “Trame leggere”: tre giorni densi di storie, libri, cibo e musica.
LE CLASSI DEI LICEI SARDI
Ad aprire la prima giornata della rassegna è stato l’incontro con le classi 4L dell’IIS “Buonarroti-Volta” di Guspini e la 4A dell’IIS “Einaudi-Bruno” di Muravera e di Guspini, autrici di “Migranti italiani salpati dai porti di Genova, Savona e Nizza attraverso le fonti consolari uruguaiane (1841-1842)” (Edizioni AIPSA, 2025). Il progetto, dedicato all’emigrazione italiana pre-unitaria verso l’Uruguay, è stato introdotto dal Dirigente scolastico di Muravera.
Gli studenti, affiancati dai docenti, hanno illustrato il lungo lavoro di ricerca svolto negli anni, evidenziando legami tra le dinamiche migratorie del passato e i temi attuali dello spopolamento e della mobilità umana. I ragazzi hanno riportato i dati raccolti dalle liste passeggeri, conservate all’Archivio General de la Nación di Montevideo, su 3mila migranti imbarcatisi dai tre porti del Regno di Sardegna con destinazione Montevideo e Buenos Aires. I docenti hanno evidenziato l’importanza di valorizzare i progetti di ricerca nelle scuole superiori, strumenti di formazione critica e approfondimento storico.

IL ROMANZO STORICO DI GIANNI IBBA
A seguire, è stato presentato il libro “L’ordito e la trama. Due esuli sardi nell’Europa di Napoleone” di Gianni Ibba (AIPSA Edizioni, 2025), affiancato dalla storica Anna Maria Baldussi, da Martino Contu e dal giornalista Franco Meloni. Dopo l’introduzione di Baldussi, l’autore e Contu hanno ricostruito il contesto storico in cui si muovono i protagonisti del romanzo: il medico Emilio Asproni e l’avvocato Lorenzo Sulis, due patrioti sardi costretti all’esilio nel 1804 per la loro opposizione al regime sabaudo. Attraverso un viaggio nell’Europa di inizio Ottocento, dalla Francia post-rivoluzionaria, passando per la Gran Bretagna della Grande Riforma, fino alla Russia zarista, il romanzo intreccia ideali di libertà, amicizia e legame con le proprie radici.
Ispirato ai grandi classici come Il conte di Montecristo, Orgoglio e pregiudizio e Guerra e pace, Ibba ha intrecciato finzione e realtà storica con una ricerca accurata sia sui personaggi reali che sul contesto politico del tempo. Durante l’incontro sono stati letti passaggi con riferimenti alla cultura, alla lingua e alle tradizioni sarde, molto apprezzate da chi si riconosce nelle parole ed esperienze narrate. Il concetto dell’ordito e della trama è stato così trattato come metafora della vita e usato come pretesto per analizzare la situazione dell’esule politico e dell’amicizia in chiave europea contemporanea.
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CRABUZZA E LE DONNE DI CASA LUSSU

La prima giornata della rassegna si è conclusa con il concerto di Claudia Crabuzza, artista che, da anni, intreccia parole e musica e che, per l’occasione, ha presentato il suo primo libro: “L’eredità delle donne di Casa Lussu. Joyce Lussu e Giovanna Serri” (Archivi del Sud, 2024). Nato da una tesi magistrale all’Università di Sassari, il volume racconta l’incontro tra due eredità femminili: quella storica, politica e intellettuale di Joyce Lussu, e quella legata alla cultura materiale della tessitura e della terra di Giovanna Serri. Il libro diventa così un tributo al ruolo delle donne nella storia, nell’arte, nei musei. Ma anche nella resistenza antifascista e nella lotta per l’emancipazione. Accompagnata dall’attrice e musicista Dilva Foddai, Crabuzza ha alternato letture e momenti musicali, e il loro intrecciarsi ha accompagnato il pubblico in un viaggio che parte dal passato fino ad arrivare alla contemporaneità.
LA VISUAL TEATRALE DI FEDERICO ARU
La lettura e la perfomance teatrale di “Era la stessa luna” (Nerosubianco, 2024) dell’autore Federico Aru ha aperto la seconda giornata di eventi. Mentre l’autore leggeva le parole del suo romanzo e le donne del Circolo Sardo Gennargentu di Nichelino intrecciavano i cestini, l’attore Marcello Carrieri si muoveva nello spazio, interpretando i tormenti del protagonista con un’intensa performance. Gli interpreti hanno, così, suggellato il suggestivo incontro tra parola scritta, gesto teatrale e tradizione artigiana. Amicizia, identità, solitudine, radici e perdono sono i temi di un romanzo che esplora la possibilità del riscatto personale attraverso il ritorno a sé stessi e alla terra di origine. È proprio il legame con la Sardegna a offrire al protagonista nuovi orizzonti, restituendogli un senso di appartenenza e speranza. Come ricorda una delle frasi più evocative del libro, la Sardegna “sa essere gentile quando toglie peso alle cose”.
SOLE, SORRISI E DJ TRUKKA
Gli spazi esterni della nuova sede hanno ospitato i successivi appuntamenti della rassegna, con un bel sole e un’atmosfera conviviale. La giornata è proseguita con l’aperitivo letterario del dj Matteo Trukka Giacone, che ha selezionato una setlist di brani “leggeri”. A seguire, si è tenuto il momento istituzionale dell’inaugurazione ufficiale della sede. Alla cerimonia del taglio del nastro hanno partecipato numerosi soci e socie, insieme a rappresentanti delle istituzioni che hanno ricordato la storia dell’Associazione A. Gramsci e il valore del progetto culturale che porta avanti da anni sul territorio.
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DEMURO ALLE POSTE ITALIANE
Nel pomeriggio l’autrice Marina Demuro, ha presentato “La posta in gioco” (LFA, 2024), dialogando con Chiara Porcu. Il primo romanzo della scrittrice originaria di Villanova Tulo, ha incuriosito la platea, con racconti e aneddoti sulle Poste Italiane. Durante la sua carriera nella popolare azienda italiana, Demuro ha assorbito le vicende umane degli utenti che si intrecciavano con usanze, tradizioni e folklore. Non mancano riflessioni sulla digitalizzazione e sui cambiamenti economici e lavorativi che alimentano le ansie tipiche dei nostri tempi. La scrittura stessa di questo romanzo è stata una terapia per l’autrice, che ha messo per iscritto il suo bagaglio di ricordi dove “molta realtà supera la fantasia”.
IL LUSSU UMANO DI MEDAS
Gianluca Medas, invece, si è dedicato alla figura di Emilio Lussu, nell’ottantesimo anno dalla sua scomparsa. “Emilio Lussu, il cavaliere indomito” (Abbà Edizioni, Cagliari 2025) è il titolo della sua pubblicazione. Medas, erede di una tradizione familiare legata all’arte del racconto, affronta la figura del celebre politico e intellettuale sardo con l’intenzione di coinvolgere emotivamente il lettore. Più che una semplice biografia, il libro offre, infatti, un viaggio emotivo attraverso le tappe cruciali della vita di Lussu, restituendone la dimensione umana e politica con intensità narrativa. Il risultato è accessibile ma profondo, capace di trasformare il racconto storico in una lezione civile che parla al presente.
KALARITANA DI ALBERTO SANNA
.Il sabato sera è stato dedicato alla musica: è iniziato con la proiezione del cortometraggio musicale “10 aprile 1991, Moby Prince” di Alberto Sanna e Piero Marras, pilastro rock blues cagliaritano, ha indossato panni diversi negli anni, mantenendo costante la sua figura di One man band. Il brano, tratto dal libro-disco Kalaritana (S’Ardmusic/Abbà Edizioni, 2022), ripercorre la tragica vicenda del Moby Prince, in cui persero la vita 140 passeggeri. Sanna ha poi entusiasmato il pubblico con le note suggestive di Kalaritana.
LA DELICATEZZA DI ANDRILLO.LA
Gli ha fatto seguito Andrea Andrillo, con la sua la chitarra e le parole sussurrate con una voce dolcissima, quasi ad abbracciare le persone in sala. Andrillo ha presentato il progetto Fortunate possibilità (S’Ardmusic/Abbà Edizioni, 2024), realizzato insieme alla poetessa Alessandra Fanti. Il suo è un prodotto artistico ibrido sia dal punto di vista linguistico (con alternanza di sardo e italiano) che sonoro. Sentendo di avere tante cose da dire, ha iniziato il suo viaggio nella canzone d’autore nel 2018. Da lì ha pubblicato 5 album in sei anni. In questo lavoro le poesie di Fanti e le canzoni di Andrillo si completano a vicenda. Da questo confronto tra i due linguaggi, emergono frammenti di quella fragilità che fa parte dell’essenza umana.
LISEFISHER
La terza e ultima giornata della rassegna si è aperta all’insegna della creatività, con un workshop condotto dall’illustratrice freelance Elisabetta Fisher. Attiva dal 2011 con il brand “Lisefischer”, divenuto nel tempo un vero e proprio diario visivo e poetico. Fisher esplora la bellezza delle piccole cose e il senso profondo di “casa” attraverso immagini e parole. Il laboratorio è partito da una selezione di immagini scelte dai partecipanti, ciascuna accompagnata da una frase motivazionale, utile a creare un’atmosfera stimolante e rilassata. Guidate passo dopo passo dall’artista, le partecipanti hanno poi realizzato illustrazioni ad acquarello, ispirandosi a un panorama marino opera della stessa Fisher. Un’esperienza che ha unito lezione tecnica con l’immaginazione, trasformando la mattinata in un momento di condivisione artistica.
NICOLA MUSCAS IMMAGINA ROMBO DI TUONO
Prima di pranzo, Cristiano Peddis ha letto un estratto di “Un amore di contrabbando” (Mondadori, 2025) introducendo la figura del leggendario attaccante del Cagliari. Ha preso poi parola l’autore, Nicola Muscas, intervistato dalla giornalista Ivana Crocifisso. Muscas ha raccontato alcuni aneddoti di chi ha conosciuto Gigi Riva. Ma anche di chi lo ha solo immaginato. Si tratta infatti di un romanzo di fantasia, dove il giornalista e scrittore Leonardo Carboni riscopre un forte senso di comunità quando, durante i funerali di Riva si ritrova in mezzo ai propri ricordi e a quelli delle tantissime persone presenti.
IN ANTARTIDE CON MARCO BUTTU
Nel pomeriggio Marco Buttu, ingegnere di Gavoi, ci ha trasportati in un altro mondo attraverso il racconto delle ricerche del CNR in Antartide. Nel suo talk, Buttu ha spiegato cosa significa vivere dodici mesi isolati dal resto del Mondo, nella base Concordia a 1200 chilometri nell’entroterra del Polo Sud, sopra uno strato di ghiaccio spesso 3mila metri. La vita nella base internazionale italo-francese è stata paragonata a quella della stazione spaziale per le condizioni di vita estreme e l’isolamento: durante l’inverno, da febbraio a novembre, restano in base 13 persone, isolate e irraggiungibili da qualsiasi possibilità di soccorso.
Per più di tre mesi il sole non sorge, la temperatura scende sino a -80°C, non c’è alcuna forma di vita, l’aria è secca e c’è una forte carenza di ossigeno. Un’esperienza paragonabile a quella che potrebbero affrontare i futuri coloni di Marte. La presentazione è stata seguita da numerose domande del pubblico e si è concluso con il firmacopie del suo libro “Marte bianco. Nel cuore dell’Antartide. Tre anni ai confini della vita” (Edizioni LSWR, 2019).
LA PAMPA STA QUI
Lautaro Acosta e Gino Doroni con il loro concerto “Il peso della distanza” hanno trasportato il pubblico in una terra lontana, ma solo geograficamente. I due musicisti italo argentini hanno proposto sonorità connotabili in una precisa regione, la Pampa. Grazie alla loro arte abbiamo imparato a conoscerne le musiche e le storie di questo posto remoto. Acosta, con la perfezione del suo violino, ha colorato i disegni costruiti da voce e chitarra di Doroni. La loro unione ha tenuto viva la memoria della propria terra rendendola più vicina. Il concerto sarebbe potuto durare tutta la notte.
TUTTO IL RESTO È GIOIA
Ha concluso la rassegna la voce di Chiara Effe che, dopo i ringraziamenti per i partecipanti, i soci, le socie e le persone volontarie, ha cantato una versione di “Non potho reposare” accompagnata dal violino di Acosta. Un’improvvisazione delicata e toccante che ha commosso l’intera sala.
È rimasta a disposizione per tutti e tre i giorni di rassegna la mostra I pensieri lunghi. Berlinguer tra passato e presente, illustrata da Stefano Regazzo (Morsi Editore, 2025). Il progetto, ideato per celebrare i cento anni dalla nascita di Enrico Berlinguer, rielabora in chiave contemporanea il suo pensiero politico partendo dai suoi cinque tematiche: Partecipazione dal basso, Pace, Dialogo, Europa e Rivoluzione delle donne.
Les Petites Madeleines hanno contributio allestendo un Piccolo Vivilibrôn Campidoglio. I loro banchetti di libri liberamente scambiabili sono rimasti a disposizione dei partecipanti per tutta la giornata di domenica.
Non sono mancati i momenti conviviali, da sempre caratterizzanti la vita nell’Associazione Gramsci: i balli tradizionali sardi, le partite di murra e la saletta allestita per chi tifa Cagliari. Durante tutti e tre i giorni, inoltre, sono stati offerti dei piccoli assaggi dei prodotti del gruppo di acquisto solidale Chent’annos dell’associazione Gramsci presentati da Stefania Mighela. I prodotti sono arrivati dalle zone interne della Sardegna o dalle acque cristalline, da piccole aziende che lavorano in modo sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale.
La rassegna “Trame leggere” è stata organizzata dall’Associazione sarda in Torino “Antonio Gramsci” con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale; con il patrocinio di: Circoscrizione 4 Torino, FASI; con la collaborazione di: Les Petites Madeleines, Istituto Fondazione piemontese Antonio Gramsci, Babelica, ARCI Torino, Europa Aperta; sponsor: Abbà Edizioni, S’ard Music, Morsi Editore, Eurotarget Viaggi.
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