Cultura

L’impegno nella progettazione culturale e sociale è da sempre al centro 

Per(Corsi) di Cultura Circolare: sostenibilità, competenze, solidarietà

Progetto selezionato dal Bando 4 Regione Piemonte con il contributo del “Ministero del lavoro e delle politiche sociali Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese” e la collaborazione della “Direzione Sanità e Welfare Settore Politiche per i bambini, le famiglie, minori e giovani, sostegno alle situazioni di fragilità sociale” della Regione Piemonte.

Tra i partner del nostro progetto figurano l’Università degli Studi di Torino, il Cpia 3 Torino “Tullio De Mauro”, CPIA 5 Torino – Centro Provinciale Istruzione Adulti, la Fitel Piemonte e la Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci partner del Polo del ‘900

Il progetto lavora su un’offerta educativa pensata per migliorare le competenze di base e trasversali della popolazione adulta femminile attraverso laboratori, corsi e seminari in collaborazione con associazioni ed enti del Terzo settore.

Buona parte delle risorse e delle attività sono state indirizzate sulla ex scuola materna di via Poma 14 a Mirafiori Nord, oggi sede del Cpia 3 Torino “Tullio De Mauro”. Attualmente sono circa 35 le allieve iscritte in via Poma e 28 i minori della fascia d’età 0-3. A queste si aggiungono le mamme e i bambini che frequentano al pomeriggio i moduli formativi proposti dalla startup “Merende Digitali”, di educazione all’uso dello smartphone.
Grazie al partenariato con il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino, il progetto ospita alcune tirocinanti iscritte ai corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione e diverse tesiste del corso di Laurea in Educazione Professionale che svolgono attività di osservazione e mediazione in concerto con il corpo docente nei percorsi di ricerca-azione sulla relazione madre-bambino in un contesto ibrido adulti-bimbi.

Memorie Migranti di un'altra Sardegna

Progetto vincitore del bando “Arte, attività e beni culturali 2021” della Fondazione di Sardegna.

Tra i partner coinvolti troviamo l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli studi di Cagliari, il Museo dell’Emigrazione Sarda di Asuni, il Comune di Asuni, l’Associazione Immigrati Sardi “Sant’Efisio” di Torino, il CPIA 4 di Oristano, il CPIA Karalis di Cagliari, il CPIA 3 “Tullio de Mauro” di Torino, l’Unione dei Comuni della Barbagia, la Fondazione Istituto Piemontese “Antonio Gramsci” di Torino, l’Associazione Culturale Sarda “Incantos” di COpenhagen, l’Associazione Culturale “Malik” di Cagliari.

Il progetto intende valorizzare il patrimonio culturale e sociale delle tante “isole sarde” presenti al di fuori della Sardegna attraverso la tutela, catalogazione e valorizzazione del patrimonio archivistico proveniente da sodalizi, associazioni e istituzioni, oltre che la memoria storica dei migranti stessi.
L’idea è quella di utilizzare il patrimonio come veicolo di cultura e come efficace strumento di contrasto a xenofobia e marginalizzazione, incoraggiando la cittadinanza attiva, le buone pratiche e la conoscenza interculturale reciproca.